ALLENAMENTO AUXOTONICO
STORIA
Dove nasce l'allenamento auxotonico?
In ogni testo che tratta l'attività muscolare e più in generale l'attività fisica è presente una parte dedicata alla contrazione auxotonica. Se risulta difficile definire la storia dell'allenamento che sfrutta questo tipo di contrazione è invece generalmente riconosciuto il suo valore e la sua efficacia sia in ambito sportivo che fisioterapico.
Ma come potremmo definire l'allenamento auxotonico?
In sintesi: Allenamento Progressivo.
Ciò che caratterizza questo tipo di allenamento è infatti l'utilizzo di elastici o corde elastiche. Perché quindi definirlo progressivo?
Perché, per via dell'elastico, il carico a cui il muscolo è soggetto, cresce mano a mano che il muscolo stesso si accorcia.
Tanto più l'elastico subirà un allungamento, direttamente il muscolo svilupperà una maggiore tensione durante lo sforzo.
La contrazione concentrica (spesso più esplosiva) svilupperà la massima capacità di carico e di resistenza muscolare; mentre la fase eccentrica (scarico dell’elastico) dovrà essere gestita con consapevolezza per evitare un ritorno troppo rapido, evitando così di incappare nell’effetto 'molla'.
THE ONLY LIMIT IS YOUR IMAGINATION
PRINCIPIO
Nelle macchine auxotoniche Spacewheel la resistenza e il carico sono generati da una corda elastica in pre-tensione. La corda, che può avere lunghezza variabile in base al modello e alla tipologia di lavoro che si vuole svolgere, è posizionata all'interno di gruppi di carrucole che ne gestiscono l'allungamento.
Ogni volta che una ripetizione tende la corda, le carrucole permettono l'allungamento elastico per tutta la lunghezza.
Il termine auxotonico, derivante da auxo (accrescimento) è così definito perché l’atleta (o il paziente) lavora contro la forza esercitata dalle fibre elastiche, che aumenta progressivamente.
​Un esercizio auxotonico si svolge principalemnte in decelerazione, sfruttando l'esplosività della spinta concentrica. Le proprietà della pedana permettono, oltre a enfatizzare la fase concentrica dell'esercizio, come con l'utilizzo di elastici, anche e soprattutto di evitare il rimbalzo a 'molla' della fase eccentrica, difetto classico dell'allenamento con elastico.
RUSH o ELASTICO?
I dati raccolti sull'allenamento auxotonico sono stati la prova che si tratta di una tipologia di preparazione imprescindibile per qualunque atleta.
Il problema dell'esercizio classico con elastici resta quello della gestione della fase eccentrica, spesso troppo violenta e brusca, soprattutto con carichi alti.
Inoltre nella descrizione di qualunque tipo di elastico i dati che vengono riportati non corrispondono generalmente al vero. Ciò che differenzia l'elastico da una qualsiasi corda è l'aumento di carico progressivo all'aumento della tensione. Nessun elastico standard in commercio viene presentato con tabelle che possano quantificare questo incremento, valore fondamentale per una corretta pianificazione dell'esercizio.
Inoltre, il carico con cui si è soliti definire l'elastico, spesso viene confuso con il punto di rottura: punto dove l'elastico ha già da tempo concluso la sua fase progressiva ed è soggetto ad un aumento esponenziale della sua resistenza, in alcun modo sfruttabile nella realizzazione di un esercizio.
Ciò che ha spinto Spacewheel a realizzare la linea Rush è stato il desiderio di creare una macchina utilizzabile sia in ambito sportivo che riabilitativo, che non presentasse queste gravi lacune.
E' nato così uno strumento che permette di monitorare e variare in ogni momento il carico, il suo incremento e lo spazio in cui viene distribuito. Oltre a questo fondamentale aspetto ciò che rende Rush ideale per l'attività fisioterapica è la possibilità di avere una sollecitazione durante la fase eccentrica molto più delicata e costante rispetto all'elastico, grazie al lavoro delle carrucole.
RIABILITAZIONE
Oltre a alla pratica sportiva con SpaceWheel Rush è possibile integrare l’allenamento auxotonico nel campo riabilitativo in maniera completa ed efficiente.
La nostra tecnologia, permette di sviluppare durante la contrazione concentrica che (e soprattutto) gestire al meglio le sollecitazioni di quella eccentrica.
Questi aspetti rendono Rush uno strumento utile per la prevenzione degli infortuni e la rieducazione funzionale.
Inoltre l’utilizzo di SpaceWheel Rush permette di ottenere precoci adattamenti strutturali (ipertrofia muscolare) e neuromuscolari rispetto ad un tradizionale allenamento con elastici, grazie alla possibilità di controllare, gestire e modulare l'intensità del carico in tutta la fese dell'esercizio.
La ricerca scientifica evidenzia come questa tecnologia possa essere applicata con successo, ad esempio, nel recupero funzionale dopo ricostruzioni di legamenti o infortuni di altro genere e in presenza di patologie muscolo-tendinee generate da squilibri muscolari.
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​La versatilità del sistema SpaceWheel Rush permette di:
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effettuare un movimento non vincolato a piani o assi di rotazione, per favorire il controllo funzionale e la stabilizzazione del movimento;
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programmare gradualmente il processo riabilitativo per avvicinare il paziente al gesto specifico in totale sicurezza, grazie all'azione delle carrucole nella fase eccentrica;
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gestire il carico utilizzando le regolazioni della corda, i rinvii delle carrucole e scegliendo la tipologia di elastico da applicare;
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modulare l’impegno muscolare per allenare anche la potenza massima o enfatizzare la velocità esecutiva;
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attraverso le tabelle di carico monitorare i carichi di lavoro in relazione alla distanza di esecuzione del gesto dalla macchina.
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Spacewheel Rush, un unico attrezzo per qualsiasi utilizzo.